Macchiagodena è un borgo che vuole vincere lo spopolamento con uno strumento antico ma che non invecchia mai: il libro. Con l’iniziativa ‘Genius Loci’ ha fatto scoprire questo angolo di Molise a centinaia di visitatori che hanno potuto soggiornare gratis semplicemente regalando al paese un volume.

MACCHIAGODENA, LA TERRAZZA SUL MATESE

La terrazza sul Matese trasformata in terrazza della lettura. È lo splendido affaccio sulla vallata alle pendici del Matese dove il Molise abbraccia la Campania a caratterizzare il paesaggio di Macchiagodena, piccolo borgo della provincia di Isernia.

Macchiagodena sorge sul versante settentrionale della Piana di Bojano a un’altezza di 864 metri sul livello del mare. Dominato dal massiccio del Matese, il paese è avvolto da una incredibile varietà di verde, in particolare boschi di conifere alternate a pareti rocciose e a colline dedicate al pascolo.

Il borgo è arroccato intorno al castello di origine longobarda che sorge su uno sperone di roccia calcarea, realizzato in pianta poligonale con basi di muri perimetrali e due robuste torri realizzate con blocchi di pietra squadrata a vista.

Tanto nel castello quanto nell’architettura delle abitazioni sono riscontrabili le tipiche caratterizzazioni di un borgo medievale italiano.

LO SPOPOLAMENTO E IL PIANO DI RESISTENZA CON LA CULTURA

Da più di 4.000 abitanti nel primo Dopoguerra a poco più di 1.600 residenti attuali. L’evoluzione demografica di Macchiagodena rispecchia quella del Meridione italiano. Dalla seconda metà dell’Ottocento una progressiva crescita demografica che si è arrestata in corrispondenza con la fortissima ondata migratoria seguita alla prima guerra mondiale. Dopo una leggera risalita durante l’epoca fascista (visto il blocco delle emigrazioni), un nuovo crollo demografico nel secondo Dopoguerra ancor più accentuato nei giorni nostri.

Macchiagodena ha toccato un picco di oltre 4.200 abitanti all’inizio degli anni Venti del Novecento ma anche all’inizio degli anni Cinquanta gli abitanti superavano quota 4.000. Sono stati proprio gli anni Cinquanta a far registrare una chiara ondata migratoria dei macchiagodenesi soprattutto verso l’estero e in particolare verso il Nord America (Canada), il Sud America (Brasile) e l’Oceania (Australia).

In 20 anni il borgo terrazza sul Matese ha visto quasi dimezzarsi i propri residenti e scendere sotto quota 2.500. Nemmeno la nascita dell’istituzione Regione Molise e la successiva provincia di Isernia hanno frenato la perdita di residenti in questo lembo di terra.

Mancanza di lavoro, scarsi servizi e infrastrutture spesso fatiscenti hanno spinto i giovani a lasciare il paese d’origine per cercare fortuna altrove. Se all’alba del nuovo millennio il comune contava circa 2.000 abitanti, oggi secondo i dati dell’Istat riferiti al 1 gennaio 2022 sono appena 1.636 i cittadini residenti a Macchiagodena.

Nel 2021 si sono registrate 16 nascite e 23 decessi senza contare un saldo migratorio ancora una volta passivo che ha portato a una riduzione di residenti pari a 20 unità. Con ‘Genius Loci’ l’Amministrazione comunale prova a investire la rotta, un passo alla volta.

DOVE LA LETTURA E L’ARTE SONO DI CASA

Galeotte furono le panchine letterarie divenute arredi urbani di grande bellezza in alcuni angoli-simbolo di Macchiagodena. Sette panchine in marmo, a forma di libro e vergate con citazioni letterarie, che non solo adornano il paese ma lo caratterizzano come borgo dove la lettura è di casa. E non a caso Macchiagodena è sede del network nazionale dei Borghi della Lettura.

Le originali panchine sono dedicate una a Gianni Rodari e sono anche il miglior viatico alla lettura possibile per i giovani ragazzi, una al Molise con una struggente poesia del compianto Amerigo Iannacone, un’altra riporta una celebre frase dello scrittore francese Daniel Pennac. Due – installate nei pressi del Municipio – sono dedicate agli articoli 1 e 3 della Costituzione Italiana e le ultime due, infine, sono un omaggio al sommo Dante Alighieri. Alcune di queste hanno contribuito a dare vita a uno splendido salotto en plein art nel centro cittadino, con un cambio toponomastico che ha fatto diventare l’antica piazzetta che domina la vallata, giustappunto, la Terrazza della Lettura. Matite giganti color pastello, piccole teche realizzate in legno da artigiani locali con all’interno una vasta gamma di volumi, per tutti i gusti, un grosso tavolo con sedie e panche di varie fogge: tutto per un unico obiettivo, quello di rilassarsi godendosi il meraviglioso paesaggio d’attorno e, naturalmente, leggendo.

Non è solo questo che fa di Macchiagodena un borgo che ha investito sull’arte e sulla cultura. Il mese dei libri, qui, è un appuntamento fisso e non si limita solo a maggio. E ancora sono ormai la regola tutta una serie di eventi legati dal filo rosso della cultura: presentazione editoriali con autori; recital tra cui quello, itinerante in 100 borghi d’Italia, sulla Divina Commedia; concorsi letterari e poetici, mostre artistiche e tanto altro. Prima e dopo Genius Loci.

IL PROGETTO GENIUS LOCI – PORTAMI UN LIBRO E TI REGALO L’ANIMA

Era il maggio 2021 quando da questo borgo remoto della provincia di Isernia nacque il progetto che farà di Macchiagodena un unicum in Italia. Regalare un soggiorno a chi in cambio porta in dono un libro, comprensivo di una dedica, per regalarlo alla comunità. Questo il senso del progetto Genius Loci – Portami un libro e ti regalo l’anima che l’amministrazione comunale ha ideato, con tanto di bando, provando a cambiare le sorti di questo centro. Per immergersi nello spirito del luogo di questa realtà autentica e genuina dell’Alto Molise si sceglie la carta della cultura e della passione per i libri: il turismo è sì possibile ma non può essere tradizionale. Date le caratteristiche del territorio non è possibile puntare sui grandi numeri, bisogna ritagliarsi una fetta di turisti diversa. E Macchiagodena ci è riuscita.

In poco tempo l’idea originale, che arriva dal ‘Molise che non esiste’, ha una risonanza nazionale e uno straordinario interessamento da parte di turisti da tutt’Italia. Un libro per pernottare gratis, fino a 4 giorni se si sceglie di soggiornare dal lunedì al giovedì e fino a 3 giorni se la scelta ricade sul fine settimana, insomma. Sono 100 i soggiorni (per 100 nuclei familiari) messi a disposizione nel periodo giugno-dicembre attraverso il coinvolgimento dei bed&breakfast e agriturismi locali. Ma non c’è modo di accontentare tutti i perchè è boom di richieste (oltre 2mila) e i 100 soggiorni vengono ‘polverizzati’ nei mesi estivi.  Da questa esperienza, che viene riproposta per l’estate 2022 con un secondo bando, la dotazione libraria di Macchiagodena si arricchisce all’inverosimile. Anche perchè ai libri donati dai singoli visitatori si aggiungono donazioni spontanee di enti, biblioteche e librerie.

IL SINDACO-GUERRIERO, TRA I FANTASTICI 11 D’ITALIA

Felice Ciccone non pensava a un successo simile e men che meno credeva di arrivare alla notorietà per quello che – a suo parere – è semplicemente il normale lavoro di un primo cittadino di provincia che deve barcamenarsi e combattere ogni giorno, anche e soprattutto con le idee, per resistere alle sfide che un piccolo borgo, specie se di un’area interna, ha davanti a sé. Eletto sindaco nel 2014, attualmente al suo secondo mandato, a settembre 2021 viene designato per partecipare a ‘Il gioco del Sindaco’, concorso indetto dall’associazione Comuni Virtuosi. Ne vengono scelti 11, i fantastici 11 componenti di una squadra ideale che fa del contrattacco il suo modus operandi. “Ci sono sindaci che giocano in difesa, chiusi a riccio nel tentativo sempre più complesso di evitare una sonora sconfitta, dribblando burocrazia e problemi, mancanza di risorse e personale fuori forma. Ci sono sindaci che passano al contrattacco. Scansano i guai con un pallonetto e vedono traiettorie che si fanno assist formidabili per progetti sorprendenti”, così viene presentata l’originale gara. E così viene presentato Felice Ciccone: “Ha saputo valorizzare il proprio territorio attraverso la promozione del turismo lento e della cultura del libro”. A novembre arriva la premiazione, che per il sindaco di Macchiagodena equivale a un insperato quinto posto. “Custodire e costruire è il mio motto: custodire il patrimonio storico, culturale, sociale. Custodire le qualità umane, il senso di altruismo e di solidarietà della gente; costruire un paese migliore attento alle esigenze di tutti, più equo, più giusto, più unito, dove i giovani possano restare, i ragazzi crescere e gli anziani raccontare”, le sue parole.

IL GIORNALISTA DA AFRAGOLA A MACCHIAGODENA

La torretta medievale è un altro gioiellino del paese. Rimessa a nuovo, oggi ospita una esposizione di reperti dell’insediamento sannitico ma anche – e questa è un altro frutto dell’impegno culturale di Macchiagodena – un ‘San Girolamo’, tela di Luca Giordano risalente al 1650 circa, ‘prestato’ dalla Fondazione De Chiara De Maio di Napoli. A parlarci di questo e altro è Giuseppe Rapuano, iscritto all’ordine dei giornalisti della Campania. Peppe, come qui tutti lo chiamano ormai, viene da Afragola ma il destino – ma soprattutto il suo cuore – lo ha portato a vivere qui, in Molise, anzi a Macchiagodena che ormai lui chiama ‘casa’.

Rapuano si è appassionato del fermento culturale di Macchiagodena e ha deciso di prendervi parte, contribuendone al successo. È stato lui – tra gli altri – a organizzare il lavoro editoriale che consiste nella stesura di un libro contenente tutte le dediche raccolte nel primo anno di questo inedito progetto. E quella che vedete nel video è la Torretta Medievale trasformata – in una sua parte – in Casa dei Libri.

VISITATORI DA TUTTA ITALIA E IL NORD SCOPRE IL MOLISE

Dal lancio dell’iniziativa ‘Genius Loci – Portami un libro e ti regalo l’anima’, aperta a tutti i cittadini non molisani per vivere una vacanza gratuita a Macchiagodena durante l’estate 2021, sono stati 100 i nuclei familiari che hanno raggiunto il borgo terrazza della lettura in provincia di Isernia.

La risposta dei lettori-turisti è stata positiva sia dalle regioni limitrofe quali Campania e Puglia, e in misura minore Abruzzo, sia da grandi regioni nel nord quali la Lombardia. È stata proprio quest’ultima la regione da cui è arrivato il più alto numero di turisti pari al 15%.

In totale i turisti che hanno potuto godere di una vacanza gratuita a Macchiagodena sono giunti da 15 diverse regioni della Penisola, in una sorta di giro d’Italia all’insegna della lettura e dell’amore per i libri. Siciliani di Messina e veneti di Treviso, piemontesi di Asti e calabresi di Zungri, provincia di Vibo Valentia, grazie a Genius Loci hanno potuto scoprire un angolo di tranquillità nel bel mezzo del Molise.

Macchiagodena: alcuni dati

Regione: Molise

Provincia: Isernia